Consiglio per gli Affari Economici

Il Consiglio per gli Affari Economici (Cann. 492-494) è l’organismo collegiale che assiste il Vescovo nell’amministrazione dei beni patrimoniali dell’Arcidiocesi con funzione di consultazione, di controllo e di programmazione. La sua competenza si estende a tutti i beni ecclesiastici esistenti in diocesi e soggetti all’autorità del Vescovo. Con la dizione “Consiglio Amministrativo Diocesano”
era già previsto dal Codice pio-benedettino e, in Italia, a norma della Circolare della S. Congregazione del Concilio del 20 giugno 1929, era previsto anche l’Ufficio Amministrativo Diocesano.
Il Consiglio per gli Affari Economici deve essere composto da almeno tre fedeli (sacerdoti, religiosi o laici) nominati liberamente dal Vescovo e dura in carica cinque anni. Il Codice stabilisce quali sono gli atti amministrativi per porre i quali il Vescovo deve chiedere il solo parere del Consiglio e quali quelli per i quali ha bisogno, invece, del consenso dello stesso.
S. E. Mons. Guglielmo Motolese costituì il primo Consiglio per gli Affari Economici con Decreto del 27 novembre 1983. Alla scadenza del quinquennio esso fu rinnovato da S. E. Mons. Salvatore De Giorgi con Decreto del 23 novembre 1988.
L’attuale Consiglio per gli Affari Economici è stato nominato da S. E. Mons. Filippo Santoro con Decreto del 24 maggio 2015.

Presidente: S. E. R. Mons. Filippo SANTORO, Arcivescovo Metropolita
Segretario: Sig.na Loredana CATAPANO

Membri:
Mons. Emanuele TAGLIENTE,
Vicario Episcopale per gli Affari Economici

Dott. Francesco CAVALLO
Sac. Davide ERRICO
Sac. Francesco IMPERIALE
Avv. Salvatore SIBILLA
Dott. Vincenzo VINCI