Domenica 27 settembre 2020

Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato

Domenica 27 settembre 2020  ricorre la 106.ma Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, dal tema  del Messaggio del Santo Padre Francesco: “Come Gesù Cristo costretti a fuggire. Accogliere, proteggere, promuovere e integrare gli sfollati interni.”

Il Papa  esorta a scoprire la realtà degli sfollati interni approfondendo questi temi: “Conoscere per comprendere”, “Farsi prossimo per servire”, “Ascoltare per riconciliarsi” e “Condividere per crescere”.
Sollecita ad imparare a condividere, senza lasciare fuori nessuno, condividendo quello che abbiamo, come quel ragazzo che offrì a Gesù cinque pani d’orzo e due pesci… E bastarono per cinquemila persone!
Papa Francesco conclude con una preghiera: “Padre, Tu hai affidato a San Giuseppe ciò che avevi di più prezioso: il Bambino Gesù e sua madre, per proteggerli dai pericoli.  Lui, che ha provato la sofferenza di chi fugge, fa’ che possa confortare e proteggere tutti quei fratelli e quelle sorelle che, spinti dalle guerre, dalla povertà e dalle necessità, lasciano la loro casa e la loro terra per mettersi in cammino come profughi verso luoghi più sicuri. Aiutali, per la sua intercessione, ad avere la forza di andare avanti, il conforto nella tristezza, il coraggio nella prova…… Te lo chiediamo per Gesù Cristo, tuo Figlio, che San Giuseppe salvò fuggendo in Egitto, e per intercessione della Vergine Maria, che egli amò da sposo fedele secondo la tua volontà. Amen.”

Nelle parrocchie è certamente giunto dalla Migrantes Nazionale CEI l’opuscolo della Giornata con il piccolo manifesto che invito ad affiggere in Parrocchia, per sollecitare i fedeli a pregare per queste persone che hanno dovuto lasciare la propria terra, per  motivi di sopravvivenza. Grazie della Vostra attenzione.

Marisa Metrangolo
Direttore Diocesano Migrantes

 

P.S. Sarebbe opportuno segnalare ai parrocchiani che chiedono di svolgere attività di volontariato, un’ occasione di missionarietà tra le persone di altra nazionalità, presenti tra di noi.
Apriamo il loro orizzonte anche verso i migranti, facendo conoscere l’Apostolato del mare attraverso la Stella Maris nel porto; la catechesi tra le roulotte dei circensi e lunaparkisti; dei rom e dei sinti; l’integrazione degli immigrati in Parrocchia.