Taranto, 23 novembre  2018

Messaggio alla comunità diocesana per la riapertura al culto del Santuario della Madonna della Salute

Carissimi,

sono felice di poter invitare l’intera comunità diocesana per la riapertura al culto della Madonna della Salute che avverrà il 2 dicembre.
La celebrazione avrà inizio nella Cattedrale di San Cataldo alle 16.00, da dove partirà il corteo processionale per ricondurre solennemente l’icona mariana presso la sua sede originaria, nella chiesa restaurata in piazza Monteoliveto, che riconsegnerò ai fedeli tarantini.

È una chiesa che i più giovani non conoscono perché chiusa da decenni. È stata un importante centro di formazione e di spiritualità cristiana grazie soprattutto all’opera dei padri gesuiti. Sul finire degli anni ’80 è stata necessaria la sua chiusura per i non più prorogabili lavori di consolidamento protratti per molto tempo, ai quali si è aggiunto l’inesorabile deteriorarsi degli interni a causa del conseguente non utilizzo. Sono passati molti anni per il procacciamento dei fondi pubblici e per l’impiego di molte risorse economiche della diocesi che ha creduto da sempre in questo recupero, sebbene tutto intorno al santuario abbia conosciuto lo spopolamento e il degrado.
Sto per riconsegnare, non soltanto un monumento cristiano ma un simbolo eloquente, al contempo segno di rinascita come anche di responsabilità e consapevolezza, valori  ancora in larga misura da acquisire dalla nostra comunità.
In questo tempo cruciale del capoluogo ionico, si riapre al culto una chiesa che ha un titolo emblematico e necessario: la Madonna della Salute, la Salus Infirmorum. Risorge dalle sue rovine testimoniando una presenza ecclesiale che nell’Isola non è venuta mai meno.
L’eloquenza di questo titolo mariano viene a noi con la sua forza e la sua profezia in una terra piena di contraddizioni ma che vuole rialzarsi.  Vorrei che a questo luogo i tarantini guardassero con ritemprata fiducia.
Riaprendo questa magnifica chiesa sento di comunicare a tutti una mia intima preghiera, che prende le mosse da colei che viene invocata quale Vergine della Sanità, dove sanità indica anche in un certo qual modo, l’integrità, l’unità e non la frammentarietà e la dispersione, perché ciò per cui prego è che Taranto inizi una stagione di comunione, di riconciliazione: sento il bisogno di parteciparvi questa mia intenzione, al ritorno di tanti tentativi e di tanti appelli in questi anni difficili, di rendere ai nostri figli un tessuto sociale solido e credibile e non sfilacciato.
Consegnerò questo santuario indicandolo come luogo in cui i sacerdoti saranno disponibili in maniera speciale per ascoltare le confessioni di coloro che vogliono vivere il sacramento del ritorno a Dio, ovvero della Confessione, della Riconciliazione. dal cuore della città vecchia questo luogo rinasce per sviluppare la fede e la cultura dell’incontro.

La Salus Populi, la Madonna madre del Salvatore del nostro popolo protegga ciascuno di noi»

+ Filippo Santoro
Arcivescovo Metropolita di Taranto

 

 

 

 

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A tutta la comunità diocesana di Taranto