“Santi della porta accanto”

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Sotto la guida di papa Francesco, la Chiesa universale sta vivendo una particolare attenzione al mondo giovanile. Il Sinodo dei vescovi, sul tema «I giovani, la fede e il discernimento vocazionale», ne è stata la conferma più evidente. In quest’ottica, l’Associazione Don Zilli, presieduta da don Antonio Sciortino, e il Centro culturale San Paolo, diretto da don Ampelio Crema con il supporto comunicativo del Gruppo editoriale San Paolo propongono una mostra dal titolo “Santi della porta accanto”. Giovani testimoni della fede.

La mostra in oggetto si articola in 32 pannelli. È pensata per una diffusione sul territorio nazionale; i contenuti sono stati concordati con il Servizio per la Pastorale giovanile della Conferenza Episcopale Italiana.

Ideazione e realizzazione

Ideatore e curatore della mostra è Gerolamo Fazzini, giornalista e scrittore, consulente di direzione di “Credere”, settimanale del Gruppo editoriale San Paolo. Hanno collaborato alla realizzazione dell’iniziativa altri due giornalisti, Ilaria Nava e Stefano Femminis, la grafica Mariangela Tentori, l’artista camerunese Francis Nathan Abiamb (in arte Afran), don Ampelio Crema, sacerdote paolino che opera con i giovani e Tommaso Carrieri, collaboratore del Centro culturale San Paolo di Vicenza, per la promozione.

Scopo della mostra

Stimolare in primis i giovani (oltre che famiglie ed educatori adulti, parrocchie e diocesi, oratori e scuole, associazioni e movimenti), ad una sempre maggior consapevolezza della chiamata a una “santità possibile” anche per i giovani di oggi: questo lo scopo principale della mostra. Sulla scia di quanto si legge nel documento preparatorio per il Sinodo («La Chiesa stessa è chiamata a imparare dai giovani: ne danno una testimonianza luminosa tanti giovani santi che continuano a essere fonte di ispirazione per tutti»), la mostra si propone di far conoscere storie di giovani cattolici esemplari, “contagiose” anche per l’oggi. Alcuni di essi sono stati già riconosciuti formalmente dalla Chiesa come Beati, altri sono Servi di Dio; di qualcuno è partito da poco il processo di beatificazione. In altri casi, si tratta di giovani “normali” che però si sono distinti per la qualità della loro fede e della carità vissuta, diventando così testimoni credibili. Di essi – anche a distanza di anni – è rimasta una traccia indelebile nelle rispettive comunità di appartenenza.

Contenuti

La mostra propone una serie di ritratti di giovani donne e giovani uomini che hanno preso sul serio il Vangelo e lo hanno provato a vivere, con radicalità, gioia ed entusiasmo, secondo la loro specifica vocazione (sacerdotale, religiosa, laicale, coniugale…). Lo hanno fatto nella loro realtà locale, nella professione, nello studio, nella vita affettiva, nell’impegno pastorale, culturale, sociale, a servizio della Chiesa e della società. Le figure individuate sono italiane, europee, ma anche del Sud del mondo, proprio per dare un’idea globale della santità giovanile, che tocca anche le cosiddette “periferie”. Vengono presentati volti noti e meno noti, giovani e ragazze appartenenti a diversi percorsi ecclesiali, a testimonianza della varietà e della ricchezza del tessuto ecclesiale e del laicato di oggi.

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